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Una ricerca estera effettua uno studio sulla sensibilità termica nei diabetici

28 Settembre 2015

“Soglia termica: disfunzione delle piccole fibre in una situazione di polineuropatia diabetica inferiore” è il titolo di un saggio emerso nel Journal of Diabetes Science and Technology, in cui cinque medici di origine cilena Pedro Jimenez-Cohl, Carlos Grekin, Cristian Leyton, Claudio Vargas e Roberto Villaseca, hanno elaborato uno studio di ricerca sulla sensibilità termica nei diabetici.
La ricerca ha coinvolto 70 pazienti (39 uomini, 31 donne) asintomatici con diabete mellito di tipo 2; tra le complicanze evidenti c’era solo la neuropatia diabetica. L’età media era dai 32 ai 78 anni e il periodo dello studio si riferiva dal 1 al 48 esimo mese dalla data di diagnosi di diabete. Per determinare la loro soglia termica sensoriale e motoria lo studio si è focalizzato sugli arti superiori e inferiori dei pazienti diabetici.
Le forme più comuni di neuropatia diabetica sono la neuropatia autonomica e la polineuropatia simmetrica inferiore la quale è diagnostica nei pazienti con diabete mellito (tra l’8 e il 40 %). La parte dei pazienti con la polineuropatia simmetrica inferiore sono asintomatici mentre solo il 15% sono sintomatici per il tipo di diabete 1 e il 4-13% per il tipo 2. Per la polineuropatia simmetrica inferiore è necessaria una diagnosi precoce e uno specifico trattamento in quanto vi sono fattori di rischi quali lesioni trofiche e amputazioni agli arti inferiori nei pazienti; tra i sintomi soggettivi vi sono il bruciore, parestesia, iperestesia e crampi dolorosi che coinvolgono preferenzialmente gli arti inferiori.
L’interesse degli studiosi era confrontare la frequenza della polineuropatia simmetrica inferiore nei pazienti con diabete di tipo 2 utilizzando due metodi diversi: la soglia termica che studia le funzioni delle piccole fibre nervose e la trasmissione nervosa che studia le fibre di grandi dimensioni.
La trasmissione nervosa è stata trovata normale in 81% dei soggetti e alterata nel 19% dei pazienti (neuropatia fibre grandi). La Soglia termica era normale nel 57% e nel 43% risultava alterata nei pazienti (neuropatia piccole fibre). I soggetti con la soglia termica normale non avevano nessun caso di trasmissione nervosa alterata. La trasmissione nervosa ha evidenziato un’alta frequenza di falsi negativi per la neuropatia diabetica (57% su 30 casi).
In sintesi la frequenza della neuropatia delle piccole fibre trovata con il test della soglia termica era superiore a quella della neuropatia delle grandi fibre trovato con la trasmissione nervosa. Questo dato è stato riscontrato nei soggetti più giovani.
I medici, attraverso questo studio di ricerca hanno dimostrato che con il test della soglia termica viene sviluppata una maggiore neuropatia a differenza dei test a trasmissione nervosa effettuata nei pazienti asintomatici con diabete di tipo 2. Gli studiosi suggeriscono che le piccole fibre nervose debbano essere studiate prima delle grandi fibre per diagnosticare la neuropatia diabetica simmetrica inferiore.

termoskin 1A tale proposito, per eseguire lo studio della soglia di discriminazione termica è altamente consigliatotermoskin2 il dispositivo medico TermoSkin che, grazie alle facce termoriscaldate del martelletto e alla possibilità di rilevare la temperatura cutanea del paziente con l’apposita penna, esegue due differenti test che si basano sulla capacità di percezione del caldo e del freddo da parte della piccole fibre nervose periferiche del soggetto.

Questi tipi di test che valutano la soglia di discriminazione termica costituiscono un metodo per le alterazioni del sistema nervoso periferico che può insorgere in caso di diabete mellito.
In conclusione emerge che la tecnica della soglia termica potrebbe essere un ragionevole scelta sebbene ulteriori ricerche devono essere effettuate per mettere a confronto le due tecniche.